Boom di richieste per 20 fari in concessione per 50 anni

L’immobile più gettonato è il faro di Punta Polveraia a Marciana, nell’isola d’Elba: sono sette le offerte arrivate per il recupero e il riuso di questa imponente struttura nell’ambito del secondo bando di gara – targato Difesa Servizi spa e Agenzia del Demanio – che ha proposto in concessione fino a 50 anni, 20 tra fari, torri ed edifici costieri di proprietà dello Stato. Complessivamente sono 54 le proposte pervenute in tre mesi da parte di investitori immobiliari italiani e stranieri, associazioni, singoli imprenditori e imprese del settore alberghiero. Ora, con l’apertura in seduta pubblica dei plichi, comincia la fase di valutazione delle offerte. Quella “più vantaggiosa”, in base alla componente progettuale (valutata con punteggio pari al 60%) e alla componente economica (40%), si aggiudicherà la concessione. Il faro di Punta Polveraia, costruito nel 1909, è un edificio imponente, su due piani, che si estende per 2.769 metri quadrati. Ma tra i beni che i privati chiedono in concessione ci sono anche strutture di dimensioni molto più contenute. E’ il caso del faro dell’isola di Spignon, a Venezia. Si tratta di un faro piuttosto malmesso che si estende su una superficie di
appena 190 metri quadrati, ma che sorge su un isolotto vicino agli Alberoni, in uno dei luoghi più magici e romantici della laguna di Venezia. Per questa potenziale casa da sogno sono arrivate cinque proposte, mentre sei hanno interessato il faro delle Formiche, nell’isolotto di Formica Grande, la ‘lanterna’ degli isolotti maremmani.

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